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Come per chi è approdato sull’Insula Felix, immediata è la sensazione che il pittore matildeo plasmi nuovi spazi di libertà. La vecchia tela, libratasi in una nuova alba spirituale, sembra mostrare -priva d’ogni inibizione - la parte più profonda del proprio inconscio. nalcuni casi, l’opera è inserita in una teca cristallina - una sorta di lacrima - che accompagna i sentimenti dell’artista, per caduta, sulla terra. In altri casi, è legno. Oggetti dimessi - e rigorosamente salvati dalla discarica - si offrono o, come direbbe l’artista stesso, gradiscono divenir lo sfondo accattivante di una nuova rappresentazione. D’estremo interesse, inoltre, per quanto concerne il lavoro sull’objet trouvé, le installazioni: divertissements polimaterici ma anche metafore profonde dell’essere-nel-mondo.

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